Archivio dell'autore: redazione

NADA YOGA

Laboratorio di Nada Yoga:
- Recitazione di Mantra e Kirtan;
- Libera espressione del suono e della voce;

Sperimentiamo la ricerca del suono nella libera improvvisazione, per sviluppare la creatività e l’ascolto. La pratica dei Mantra e del Kirtan  sono una forma di preghiera, espressioni della voce nell’intento di elevare la frequenza della mente e aprire il cuore nell’esperienza della Gioia, condizione che ci connette alla dimensione divina del sé.Laboratorio di  NADA YOGA jpg

CONCERTO: Imaginary India

Mauro Tiberi a Lucevita LOCANDINA sito

Sono felice di promuovere questo evento e onorata di ospitare Mauro Tiberi nello spazio ‘immaginale’ dell’associazione Lucevita.

Mauro Tiberi: un musicista polistrumentista che si autodefinisce trasversale per la caratteristica della sua ricerca musicale. Nei suoi concerti offre infatti un panorama di grandi ampiezze: dalla musica sacra alla musica antica. fino alle più moderne forme di sperimentazione musicale. Nell’ambito della voce, che forse è il suo talento più prezioso, si specializza nello studio del canto difonico (canto armonico), e della vocalità sacra orientale (canto bizantino e canto indiano Kya). Tiene gruppi di studio che esplorano le ampiezze della musica come linguaggio di espressione creativa, e la Voce come strumento di espressione globale della persona, con finalità di sviluppare le risorse personali in un percorso di crescita evolutiva.

 

 

 

 

Seminario residenziale di YOGA

YOGA : la via della consapevolezza

Sabato e Domenica: 1, 2 ottobre

Monte Soratte

TEMA dell'incontro:"
Il risveglio dell'energia vitale per aprire il cuore."
Il seminario prevede l’unione della pratica dello yoga con il trekking. Camminando esploreremo i sentieri intorno al Monte Soratte costellati di santuari e resti che portano messaggi di tempi remoti. La camminata è un’attività ideale per essere vissuta come una pratica meditativa. La natura che è madre primordiale ci accoglierà donandoci le sue qualità di bellezza, armonia, silenzio e pace.

Messaggi d’Amore per una rinascita

Affinché il dolore possa trasformarsi in un limpido messaggio d’amore, nell’attesa e fiducia che tale passaggio possa divenire carezza, che ciò che è stato sia vivificato nella gioia del presente, con cura raccolgo nei ricordi gocce di luce.
   Per te Donato: ” Ovunque tu sarai, in me ci sarà sempre una parte di te.”

“Che i mille venti d’oriente possano sollevarsi 
e insieme generare una meravigliosa sinfonia,
perché ti arrivi forte il grido del mio cuore
di un infinito Grazie,
e nella lieve brezza del mattino,
il mio sussurro d’Amore.”
 
E mentre io mi prendevo cura di te e delle tue cose terrene, e sperando nella vita mi progettavo i giorni del futuro, tu già abitavi nei mondi dell’alto.
Meraviglia è la parola che spesso mi hai rimandato dalle visioni tue, che nella cecità io ho trascurato. Peccato…attendo con pazienza e dedizione il giorno in cui le ombre del dolore, i forse e i ma, siano dissolti come gelo al sole. Attendo nella gioia per quel giorno che il mio sorriso sarà il tuo sorriso, il giorno in cui il mio sogno sarà  il tuo stesso sogno.
E così come è stata intensa la tua vita Donato, anche l’ultima tratta, il tuo travaglio.
Un turbine di grande sofferenza che si alternava a pause dove hai trovato forza per vedere le cose in altra luce, rendere grazie a tutto, e infine andare in pace.

E per rendere noto il tuo messaggio, perché non sia sprecato il tuo dolore, riporto in queste righe le tue parole, gli ultimi appunti del tuo viaggio, affinché siano segno di speranza, rendendo a te giustizia di ciò che hai realizzato, a noi che rimaniamo un’altra tratta che siano traccia di fiducia e amore.

LIBERO

Nel cuore
nell’anima
fiumi azzurri
mari verdi
cieli stellati
immersi in blu intensi
dove mi posso tuffare e nuotare
in quel plancton luminoso
che chiamo Vita.
                  di Donato Camorani

 

Incontri di Meditazione

KarmaYogaIncontri a tema che ci offrono uno spazio per esplorare, approfondire e sviluppare nuove prospettive. Partendo da un’analisi dell’argomento trattato sviluppiamo un dialogo interiore che si fonda su basi teoriche ed esperienziali insieme. Generare un pensiero nuovo per trasformare il proprio vissuto e amplificare l’universo percettivo è l’espressione più elevata dell’uomo che si esprime nella dimensione spirituale dell’essere.

Per mano verso la vita

relazioni luminose

La donna così come l’uomo è stata penalizzata nella sua natura originale dall’era del patriarcato che è ancora dietro alle nostre spalle. Di questa epoca ancora trasciniamo brandelli di vita lacerata dal dolore che ha frantumato l’animo umano.
Nella dimensione spirituale il maschile e il femminile rappresentano le due polarità che coesistono in ogni essere incarnato al di là dell’aspetto che è caratterizzato da una sessualità biologica. Nel cammino che ci conduce all’incontro con la natura originale del sé, nasce la possibilità della reintegrazione di quella parte di se stessi perduta nei meandri di una coscienza addormentata/congelata sotto il peso di sofferenze che istituzionalizzate son diventate normalita’ (parola piuttosto temibile…), cristallizzando un mondo inevitabilmente infelice. Questo meraviglioso processo di incontro è la riconciliazione dell’uomo e della donna che non potrà mai avvenire sui piani esteriori (sociali, culturali e rappresentativi di una struttura che regge il mondo) che non possono che riflettere una condizione dell’essere interiore, e nel collettivo una risultante dello stato di coscienza che caratterizza la massa.
Tale INCONTRO dovrà avvenire all’interno dell’essere, una riconciliazione sui piani della coscienza che riconosce e contatta quella parte della propria natura mortificata nel gioco della separazione che mette in scena i ruoli opposti in una lotta tra vittima e carnefice che lascerà inevitabilmente il sopravvissuto un mezzuomo, il perdente un morto.
Da troppo tempo come un fantasma la donna vaga nel mondo delle ombre, sepolta nella mortificazione di una lotta malsana che ha reso l’uomo un infermo e mutilato.
Oggi è tempo di vivere la Vita, di celebrare il reincontro.
Solo portando lo sguardo verso l’interno ci verrà svelato l’eterno gioco dell’illusione e la natura originale umana si rivelerà nella sua forma autentica che è androgina.
Gli uomini e le donne possono aiutarsi tra loro in questo compito, divenendo complici anziché nemici, procedendo con più forza nel cammino verso la realizzazione spirituale, senza dimenticare che, seppur partecipando a questo gioco cosmico delle proiezioni, proveniamo tutti dalla stessa fonte, che è la stessa verso la quale ci stiamo incamminando.
Saperlo e ricordarlo può rendere ogni attimo più intenso e prezioso.

 Con l’augurio che ognuno come anima in cammino possa gioire di questa consapevolezza. 

da LuceVita

Seminario residenziale di Yoga nel verde

Una sorta di vacanza -studio in un ex convento che nasce come luogo di ritiro spirituale, immerso totalmente nel verde della natura. Attraverso la pratica dello yoga, che ci conduce nell’esplorazione della dimensione interiore, celebriamo la gioia della primavera. Concedersi qualche giorno  di full immersion nel verde e nel silenzio per respirare con consapevolezza, muoversi con gioia, ricontattare le proprie risorse e condividere il piacere di praticare insieme è un dono prezioso.
Praticheremo insieme Yoga:  Asana, Pranayama, pratiche Meditazione, recitazione di Mantra e Kirtan, visualizzazioni e vocalizzazioni, per risvegliare l’energia vitale. Gli incontri di Yoga saranno alternati con momenti di tempo libero e camminate per esplorare e godere della bellezza del luogo che ci ospita.

“Ci ricarichiamo di energia vitale
nella condivisione e nella gioia.”

INCONTRI di MEDITAZIONE

“Yoga nella vita quotidiana”

AJNA OK 700

Gli incontri si svolgeranno tutti i secondi giovedì del mese: ore 19.30 – 21.30.

L’intento è quello di creare uno spazio di incontro e condivisione tra amici di studio mossi dalla volontà di sviluppare lo spirito di ricerca, per generare un’onda di creativa espansione e crescita di natura personale e collettiva, quale bene prezioso e frutto di prosperità comune. Affinché la pratica dello Yoga possa essere riconosciuta ed integrata quale strumento vivo, che si fa sostegno e stimolo di un movimento di trasformazione che nasce da un pensiero e si materializza nella vita quotidiana, rendendo ogni giornata la migliore opportunità di Vita.

- Yoga è vita quotidiana: pratica di ringraziamento e autoriflessione;
- Studio degli 8 stadi dello Yoga di Patanjali;
- Pratica di meditazione sugli Yoga Sutra di Patanjali;
- Pratiche di meditazione Raja yoga;
- Recitazione di Mantra e Kirtan;

Yoga al tramonto sul mare e cena vegetariana


tramonto yogaMartedì 25 Agosto ore 19.00
Praticare insieme Yoga nella cornice di un tramonto sul mare è sempre un momento speciale che ci offre la possibilità di vivere un’immersione  nella magia degli elementi e radicarci nel centro del nostro essere assaporando quella dimensione interiore che ci apre a visioni sempre nuove dove la bellezza si rivela.

DOVE: spiaggia di TorvajanIca;
Prenotazione gradita e necessaria.
Per info: Paola 340 2850574.

Un pensiero sulla libertà

intento

” Se decidiamo di combattere il male per il bene allora saremo chiamati ad andare fino in fondo, e saremo messi alla prova dalla vita che ci proporrà sfide sempre nuove e impreviste, per rafforzarci nel nostro intento, per sviluppare discernimento, fiducia e tolleranza, per generare un senso di certezza nel valore di ciò che è dato solo a chi lo desidera davvero. E queste sfide ci dovranno trovare sempre pronti, vigili e disposti a lottare se richiesto. Prima o poi potrebbe capitare di essere vittime di accuse prive di fondamento, di giudizi e atteggiamenti errati e svalutanti, e allora dovremo essere saldi in noi stessi affinché turbamento, dolore e desiderio di vendetta non prendano il sopravvento. A volte, di fronte agli attacchi del male che si insinua inatteso e mascherato, saremo chiamati ad essere come una gallina che per difendere i suoi pulcini diventa una tigre. Si, davanti al male non è permesso contrattare: nessuna indulgenza!

E solo quando avremo superato il timore del dissenso e saremo disposti ad essere malgiudicati senza preoccuparci né indignarci del giudizio della massa, allora saremo veramente liberi. Come Gesù dice in un passo del vangelo ” beati coloro che saranno offesi, insultati e condannati…per causa mia” (Gesù che parla con la voce dell’Anima Grande, del Sé Superiore). Eh si, saremo beati quando nonostante ‘tutto’… non abdicheremo di fronte al peso delle ingiurie e non avremo dubbi nel mantenere fede nella nostra rotta continuando il nostro lavoro interiore nella gioia del perdono, ma senza scendere a compromessi: verso la libertà dell’Essere”.

Chi rimane legato al rancore e al desiderio di vendetta in cuor suo coltiva veleno e la mente coltiva inquietudine e rabbia nella pretesa di aver ragione, che di fatto è solo un attaccamento, una zavorra che impedisce il cambiamento ostacolando la possibilità di ampliare il proprio sentire creandosi un avversario: mera illusione.  [...]“Di fronte a tali bassezze è bene lasciare che ognuno affondi nella propria palude senza legarsi al suo destino, perché la vita è l’unica maestra e la potenza del cielo lavora e ci sostiene se al centro di noi stessi avremo messo un ideale di bellezza e amore.” [scritto ispirato da un pensiero di Omraam Michael Ivanhov*]

da LUCEVITA

Perla di luce

perladiluce

«E ancora meraviglia di essere /
e di pensare / e parlare /
e udire la eco / come in infinito / deserto /
ma è appena la voce tua / e non c’è altro: /
un punto, dove / e di cosa non sai /
una perla di luce /
e poi solo / “sovrumani silenzi”.

                                  di David Maria Turoldo

Sulla purezza

Albero Fiori Bianchi

“Tutti desideriamo stare bene ed essere felici, ma per conoscere la felicità non ci si può affidare agli eventi dettati dalla buona o cattiva sorte. La felicità è il frutto di un cammino di consapevolezza che nasce dal desiderio di conoscere se stessi e dare il proprio meglio. La psicologia è un buon approccio per esplorare il mondo interiore, ma non basta perché rimane focalizzata nell’aspetto della mente ordinaria. Se davvero vogliamo raggiungere una coscienza che ci conduce alla felicità, all’amore e alla pace, allora saremo chiamati ad intraprendere un cammino spirituale, che dall’esplorazione delle strutture del sé e della propria natura inferiore, arriva alla conoscenza del mondo dell’alto, che è la nostra natura superiore, che possiamo chiamare Essere Supremo, Anima Superiore, Coscienza Infinita, Se Superiore o Dio.
 
Quando ci avviamo nel cammino che ci conduce verso il nostro interno scopriremo che ciò che sui piani della vita mondana è considerato un insuccesso o un male, sui piani spirituali assume sempre un altro valore, perché se vissuto intensamente e consapevolmente diventa un catalizzatore per portarci avanti nel cammino evolutivo, e lì dove c’è evoluzione c’è sempre giustizia. Nell’evoluzione infatti l’anima fa esperienza di ciò che gli necessita, che è il frutto di ciò che la mente proietta dal suo interno. In questo cammino incontreremo le nostre energie irrisolte, e toccheremo zone-dolore, le ferite che rappresentano le sfide e le avversità che integrate in un processo di comprensione, sono le tappe necessarie per realizzare l’unità dell’anima. Mentre esploriamo il mondo inferiore (detto anche “inferi” ), è pratica utile e necessaria forgiare le armi del guerriero: costruire ed affinare quegli strumenti che ci connettono alla vita nel senso più ampio, a quella dimensione sottile in cui il tempo si ferma e, oltrepassando le barriere della sofferenza, sperimentiamo una condizione di pace. Durante questo viaggio nelle viscere della terra apprendiamo l’arte suprema del vivere, sviluppando i poteri del Sé, che sono i veicoli per creare quegli stati interiori in cui le qualità dell’anima si manifestano. 
Un potere fondamentale per elevare la coscienza è la purezza. Spesso questa parola viene confusa con quello stato perduto che ci ricorda l’infanzia. Ma la purezza non è innocenza né ingenua cecità, è piuttosto  una qualità che caratterizza tutto ciò che è dettato dalla natura superiore. La natura inferiore si esprime in modo grossolano ed è manifestazione di desideri egocentrici e proiezioni dettate da calcolo e confronto, un’agire che va a nuocere gli altri e spesso anche se stessi, perché l’ego deve sempre difendersi per tutelare la sua falsa identità. La natura superiore opera un agire mai dettato da calcolo, sempre disinteressato, puro, generando un moto che è utile a tutti.
 
La purezza nasce prima nella chiarezza di un intento che definisce un obiettivo, poi nella realizzazione di questo. L’intento appartiene al non visibile, e si manifesta nell’agire apportando nel visibile, nella materia, ciò che prima è nato nel pensiero. Se l’obiettivo viene mancato è sempre l’intento da rettificare prima dell’azione. Se vogliamo davvero conoscere una felicità che non soffre di precarietà, che non dipende da…qualcosa o qualcuno, allora dovremo intraprendere un lavoro di consapevolezza che si fonda su sincerità, ascolto, discernimento e purezza, per conoscere e favorire la nostra natura superiore, oltrepassando i confini della mente ordinaria per accedere a quello spazio infinito che si apre in un respiro, che ci immerge nella  piena esperienza dell’attimo presente, nel cuore della vita.”
 da LUCEVITA
 
 

La leggerezza


leggerezza

La leggerezza è una qualità dell’anima che ci permette di cogliere messaggi sottili, essenze preziose e vitali che ci inondano il cuore di bellezza e mistero. Questo è il linguaggio del cuore. Se apriamo i nostri sensi sottili allora saremo in grado di captare tali messaggi, e questo mondo di abbondanza non ci attenderà invano.


In un luogo profondo, nel centro del nostro essere, esiste uno spazio di consapevolezza, uno spazio in cui ogni cosa diviene leggera, ogni peso che mi trascino dietro, forse da troppo tempo, si dissolve come fumo al vento: le preoccupazioni, i conflitti, il dissenso, le emozioni torbide che mi trascinano nei vortici tumultuosi della vita, in quello spazio si diluiscono, goccia a goccia, fino a divenire un distillato di pensieri, sentimenti, immagini e percezioni dalla natura chiara e luminosa: sono i gioielli che mi apportano quel senso di leggerezza spesso dimenticato.

E’ questo lo spazio nel centro del nostro essere che possiamo considerare il regno della consapevolezza. In questo luogo tutto è leggero e affiorano messaggi che spesso passano inosservati sotto uno sguardo distratto da eventi grossolani che indeboliscono il cuore e appesantiscono la mente. Nella leggerezza colgo la profondità di uno sguardo,  la pienezza di un sorriso, la delicatezza di un gesto; mi si rivelano messaggi celati in ogni dove: un fiore, un bicchiere, un raggio di luce, un sibilo di vento,  il chiacchiericcio dei vicini di casa, un bocciolo di rosa nel piccolo vaso di vetro, le fronde ondulanti di un albero, il rombo di una macchina che passa in lontananza, il ronzio continuo del frigo che evidenzia il silenzio notturno. Nella leggerezza ascolto il linguaggio degli elementi che mi riportano nei luoghi sacri: mi lascio accarezzare e poi cullare dal suono fresco e vibrante che intona la risacca, osservo il mare che all’orizzonte si incontra con la grandiosità del vasto e immenso cielo, che con l’azzurro manto mi avvolge e mi sovrasta…e lì mi lascio dietro i dubbi e le zavorre, e almeno per un attimo mi immergo totalmente nel mistero.

“E in questo spazio intenso e senza tempo affiorano memorie ed intuizioni, ed il ricordo di appartenere al tutto, all’infinito che infrange il tempo dello spazio chiuso, per approdare lì dove canta il vento. E nella commozione più profonda mi si dischiude nella leggerezza un mondo immenso.”

                                                                                                                                         da LuceVita

 

Colmo di fiori è il pesco

Albero-di-pesco

Colmo di fiori è il pesco,
non tutti diventeranno frutto,
splendono limpidi come schiuma di rose
per l’azzurra fuga delle nubi.

Come fiori sbocciano i pensieri,
cento al giorno,
lasciali fiorire! Lascia alle cose il loro corso!
Non domandare del raccolto!

Occorrono anche giuoco e innocenza
e fiori in abbondanza,
altrimenti il mondo ci sarebbe angusto
e la vita priva di piacere.

 

 Hermann Hesse

 

 

INCONTRO DI MEDITAZIONE

“Conoscersi per vivere bene”
Giovedì 12 Maggio ore 19.30 – 22.00

sottol'albero 900Questi incontri nascono per generare uno spazio di incontro con se stessi, per ritrovarsi e stimolare un percorso di conoscenza che nasce dall’esplorazione del nostro mondo interiore, per sviluppare e affinare la capacità di riconoscere i propri valori e di attingere alle proprie risorse. 

- per informazioni: 340 2850574 (Paola);

INCONTRO di MEDITAZIONE

“sull’Autostima”
Giov 24 Aprile ore 19.30 – 21.30

lotoAndremo ad esplorare questo tema caro a tutti che ci racconta tanto del rapporto che abbiamo sviluppato con noi stessi. Faremo un piccolo grande viaggio per portare chiarezza su ciò che per ognuno è buono, ciò che va rafforzato, cosa manca e cosa è utile bilanciare, per creare le basi che preparano ad un incontro con se stessi che rifletta un elevato valore del sentire la vita, e per sviluppare una comprensione sempre più profonda da cui affiori il senso di questo fantastico viaggio che attraverso la vita abbiamo intrapreso.

- sede: Ass. LUCEVITA : via riccione 11 – Ardea;
- prenotazione gradita e necessaria;

Sull’amore al femminile

birth of Venus

Un giorno esisterà la fanciulla e la donna
il cui nome non significherà più soltanto
un contrapposto al maschile,
ma qualcosa per sé, qualcosa per cui
non si penserà a completamento e confine
ma solo a vita reale: l’umanità femminile.

Questo progresso trasformerà l’esperienza dell’amore,
che ora è piena d’errore, la muterà dal fondo,la riplasmera’
in una relazione da essere umano a essere umano,
non più da maschio a femmina.
E questo più umano amore somigliera’
a quello che noi faticosamente prepariamo,
all’amore che in questo consiste:che due solitudini
si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.”

di Rainer Maria Rilke

Il viaggio dell’uomo

Stairway

Verso Dio

L’uomo realizzato diviene VERBO.  La parola è icona, scruta i nostri cuori e li sollecita all’apertura su un universo infinito. Di questo universo le lettere sono vibrazioni perché l’interiorità dell’Uomo e le sacre Scritture sono incise dallo stesso scalpello, quello della voce divina che parla all’uomo che ascolta, all’uomo ispirato. La melodia del verbo è il soffio, lo Spirito, un onda che si propaga all’infinito, impossibile da arrestare. Spetta all’uomo attivarsi per divenire UNO.

I Miti che hanno attraversato il tempo sotto vesti di favole se ne spogliano oggi  e ci chiedono  di essere ascoltati con maggiore attenzione, ci richiedono una visione nuova.  Muto e mito sono parole collegate dalla radice della parola ‘mu’ che  rimanda all’indicibile, al mistero.  L’essenziale tace ma s’inserisce in un presente rigoroso. L’umanità senza i miti rimarrebbe muta.  Il mito ci informa dell’interiorità dell’uomo, non è il racconto di una favola, piuttosto rappresenta le tappe che l’uomo interiore percorre nel suo viaggio che lo porta a divenire Uno, nel viaggio che si realizza in Dio. Il mito si serve di materiali  linguistici dell’uomo esteriore per parlarci dell’Uomo interiore.

Così come la ghianda contiene tutte le informazioni della quercia, il Seme  che possiamo tradurre il “Principio” dell’uomo contiene tutte le informazioni di questo viaggio che è il nostro divenire che ci riconduce  alla totalità di noi stessi che è OPERA DIVINO- UMANA.
La storia dell’umanità letta in un susseguirsi di eventi non è solo l’infelice storia dell’uomo esteriore, bensì rappresenta su un piano collettivo le tappe che percorriamo su un piano interiore. In questa visione la storia diventa dunque significativa dell’evoluzione dell’uomo a partire dal suo Seme.

La via è quella dell’integrazione che è capacità di annessione di energie apportate dall’esterno :  gli eventi, lo straniero, la malattia, il microbo, il problema, ecc. : rappresentano il ‘non-sé’. L’eccesso di paura e protezione verso  “lo straniero” ci porta a investire le energie in un combattimento di questi agenti che si rivolge  all’esterno, impegnati in una lotta per uccidere l’aggressore. Così che in questa lotta il non-sé viene ucciso anziché integrato come energia al servizio del sé, il quale è capace di riconoscersi come portatore del non-sé e dunque di poterlo assimilare.

Cristo ha detto “ama il tuo prossimo come te stesso”,   che in essenza  vuol dire “ama il tuo prossimo perché è te stesso”, quella parte di te che non riconosci.  Il riconoscimento dell’altro quale parte di noi ci conduce alla fine della lotta ed insieme al dissolvimento del giudizio, nel processo di comprensione- integrazione dell’altro quale energia creata da una sola ed unica Fonte.

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IL MITO DI NOE’

Il mito di Noè, ci fa vedere che l’umanità, il collettivo in esilio (lontano da Dio), si dibatte e affoga nel diluvio che simbolizza incoscienza, distruzioni, tragedie, che sterilizzano il Seme e conducono l’Uomo alla morte. Noè, uomo giusto, ode la voce divina e si trae fuori dal diluvio che diviene per lui “matrice d’acqua” e non più tomba. Noè per uscire dal diluvio si costruisce un’arca (arca: in ebraico tebah, che significa un discorso, un nuovo spazio interiore che sarà per lui “matrice di fuoco” ). Noè diverrà l’Uomo intero, l’Uomo realizzato, il frutto promesso del suo Seme, il frutto dell’albero della conoscenza. In questo mito il frutto è simbolizzato dalla vite, che fa di Noè un uomo ebbro e nudo.( EBREZZA: giubilo della conoscenza acquisita con il lavoro compiuto dentro l’arca; NUDITA’: espoliazione delle conoscenze che il mondo gli ha fatto rivestire)

Egli procede quindi verso la ‘tenda’ (simbolo del cranio, ultima matrice),  e nella tenda Noè incontra Dio e diviene gioia di Dio, e risplende e diffonde una luce insopportabile agli occhi di coloro che non hanno raggiunto questa qualità d’essere.Due dei suoi figli, Sem e Yaphet, lo seguono camminando all’indietro e ricoprendo il padre. Ma il terzo figlio, Ham, entra nella tenda in cui Noè è entrato e vede, e sicuro di ciò che ha visto va a raccontarlo all’esterno. Ham, figlio di Noè, è  colui che erge a certezza le proprie conoscenze, che ne crea idoli, che apprende per via esterna, accumula diplomi, ma blocca il divenire credendo di possedere la verità.
Nel viaggio dell’Uomo interiore, in una successione di  discese e risalite, dalle tenebre in luci successive, nel corso delle notti dell’anima, divenendo il corvo di Noè per risalire insieme alla colomba, esplorando tutti i miti: l’uomo discende in se stesso, nella viscere della propria madre  (matrice), incontra le proprie energie che deve integrare con l’aiuto divino e in obbedienza delle leggi.  Energie che nell’inizio sono personali, poi divengono di natura collettiva:  l’Uomo in viaggio si compie e nel cammino che tende all’Unità diviene sempre più Universale. Ogni tappa apre ad una nuova terra che è spazio che diviene più vasto e si connette ad una nuova conoscenza acquisita. Il cammino verso Dio avviene per tappe sulla terra ed è di natura esperienziale. Nel viaggio siamo quindi tutti chiamati ad esperire il nomadismo spirituale continuo.
Se ci soffermiamo a leggere la discesa nella visione del “bene e del male” invece di percepirne la dinamica ontologica che  lega insieme il “compiuto e il non ancora compiuto”  ristagniamo in una morale che isterilisce il Seme che contiene l’informazione divina.Come ‘Terra promessa’  l’uomo compiuto  racchiude il nucleo dell’essere, egli libera e diventa energia universale che è Verità, Uno. L’Uomo compiuto è totale conoscenza che si incorpora in tutte le cellule del proprio essere, che la memorizzano e ne sono espressione nel contempo. L’uomo compiuto è Luce. L’uomo dell’esilio ignora la propria interiorità nella quale è inscritta la dinamica verticalizzante conferendo valore assoluto al bene e al male.  L’arcobaleno stabilito da Dio con Noè è segno di alleanza dimenticata dagli uomini, ma che Dio conferma e rende tangibile dentro il loro esilio. Questo arco segna il filo che traccia la storia degli uomini come collettività, storia di cui noi oggi sembriamo vivere l’ultima parte del segno dell’alleanza, l’attimo prima che l’arco scompaia di fronte al  compimento che è alleanza ritrovata.
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Noe luce blog700

Esistono due tipi di conoscenza che tracciano due vie, una che ci conduce verso l’esterno relegando il mondo e la vita ad un fatto che accade ‘là fuori’; l’altra che ci riconduce verso il centro del nostro essere in un percorso di espansione-integrazione:
- Ham che significa ‘calore’ , ‘potenza’  che forgia i propri concetti, che li erge a certezze, che diventano idoli e oggetti di potenza: la sua interpretazione del mistero è per lui verità che ricondotta al livello dei  valori dell’esilio, costruisce un dogmatismo che rende sterili.
- Sem  il “Nome” e  Yaphet “la distesa di bellezza” , i quali invece sanno di non sapere, per via negativa (vanno all’indietro) arrivano ad una verità che sanno ne nasconde un’altra, più vicina alla verità ultima, nascosta, inclusa nel mistero della tenda ;  essi cercano, si interrogano, contemplano con una amorosa ricerca all’interno di sé: si verticalizzano.
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Nel vuoto che viviamo oggi gli idoli proliferano ma penetra anche una luce che purifica e riconduce all’Incontro invitando l’Uomo a recuperare le sue norme primarie, a recuperare  il suo ruolo di significante di Dio tramite il Verbo.

Ispirato da una lettura di AnnicK de Souzenelle
e interpretato da LUCEVITA

Seminario residenziale di Yoga

16-17-18 Maggio  nell’ex convento di Celleno (VT)

Celleno 500

Il Seminario residenziale è a carattere esperienziale: un’opportunità per vivere un momento di magia nell’immersione totale nei propri spazi interiori, prendendosi cura di se stessi, in un luogo che per bellezza può offrire questa dimensione ideale.

 CARATTERE DELL’INCONTRO  durante il Seminario seguiremo un programma di incontri che si alterneranno con momenti di spazio libero. Le pratiche proposte utilizzeranno differenti approcci:   Yoga del corpo ASANA, Yoga  del respiro PRANAYAMA, vocalizzazioni e MANTRA, pratiche di Meditazione, pratiche di risveglio dell’energia vitale: pratiche di Consapevolezza. Ci sarà la possibilità di praticare all’aria aperta in un luogo meraviglioso che offre tanti spazi.  Ci sarà l’occasione di fare qualche camminata meditativa nella natura per godere dell’energia di un luogo che nasce a suo tempo come uno spazio di ritiro spirituale.

CHI PARTECIPA : Il seminario è aperto ai più esperti praticanti così come a chi si volesse avvicinare per la prima volta a questa disciplina. La pratica dello Yoga è molto semplice e accessibile a tutti, finalizzata a nutrire un dialogo interiore che stimola il  cammino di autoconoscenza.

SOGGIORNO :   dal Venerdì pomeriggio l’arrivo,  fino al pranzo conclusivo della Domenica (2gg di pensione completa). –> per ulteriori informazioni trovate i RIFERIMENTI nella pagina del sito DOVE/CONTATTI.

Incontro: nello Spirito del Natale

Candela di Natale
 sabato 21 dicembre ore 16.oo- 18.3o

Il Natale è la festa della Luce. Nello spirito di questa tradizione ci incontriamo per condividere insieme momenti di bellezza e di calore: qualche pratica di  meditazione,una lettura, un gioco a sorpresa, una tisana calda e un buon dolcino.

Dov’è il cielo?

 

pontesulcielo

 

“Dov’è il cielo?” Mi chiedi bambino
I saggi dicono che sta oltre i confini
della nascita e della morte, non turbato
dal ritmo del giorno e della notte; non è
di questa terra.

Ma il tuo poeta sa che l’anelito eterno
del cielo è per il tempo e lo spazio; sa
che il cielo lotta sempre più fervido per
rinascere nella polvere feconda. Il Cielo
si compie, o bimbo, nel tuo tenero
corpicino, nel tuo cuore palpitante.

Il mare batte in giubilo i suoi tamburi, i fiori
si sollevano in punta di piedi
per baciarti. Poiché il cielo è nato in te
in grembo alla madre polvere.

Rabindranath Tagore
da “Il dono dell’amante”

INCONTRO di MEDITAZIONE: Prosperità Comune

devaIndia 270Meditiamo insieme per la Prosperità Comune

giovedì 6 marzo - ore 19.30
La felicità, così come la pace o la gioia, non è uno stato che può essere influenzato dal successo o insuccesso di un singolo evento, piuttosto è una condizione che va la di là degli alti e bassi della vita. Possiamo definire la felicità come una qualità dell’anima superiore, espressione di  un equilibrio interiore che nasce dalla consapevolezza dell’essere. Tale consapevolezza si realizza in una visione della vita che trascende gli eventi mondani in un processo di comprensione – integrazione. Gli eventi assumono valore in qualità di  passaggi trasformativi che ci conducono nel flusso di un cambiamento che ha una funzione evolutiva. In questa visione si comprende il legame profondo che unisce i destini degli uomini in una rete invisibile che possiamo percepire se sviluppiamo il sentimento di fratellanza e amore. Augurare e desiderare il bene di tutti è la vera ricchezza interiore che ci porta alla felicità… felicità che non sarà più un fatto di natura personale, ma sarà piuttosto il frutto di una dimensione collettiva che si realizza nella prosperità comune.

OSPITE: Cristina Sudhamay che ci porta la sua testimonianza (Cristina è la traduttrice di Sri Tathata ed ha partecipato in modo diretto alla cerimonia del Dharmasuya Mahayaga)

 
PRENOTAZIONE GRADITA e NECESSARIA

   *Sede: via Riccione 11, Ardea (RM);

Costellazioni Familiari e Spirituali


Tema: “Due modi di amare.

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Per chi vuole fare l’esperienza incredibilmente trasformativa  che ci propone questo bellissimo metodo che ci conduce dalla vita quotidiana alla dimensione dello spirito. Come? Fornendoci una chiave  per trasformare ciò che viviamo come un momento di difficoltà  (problema, conflitto, impedimento o disturbo) in un passaggio fondamentale di crescita evolutiva per accedere ad un piano di coscienza in cui la vita fluisce come messaggio di BELLEZZA e AMORE.

*** PRENOTAZIONE GRADITA E NECESSARIA

Assaporo

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Assaporo gli aromi delle voci
sento i colori come mille luci
sguardi distratti dietro la facciata
volti che implorano la via che porta a casa.

Segui la luce
la melodia che intona quell’essenza
che impulsa l’animo al ritmo di una danza.
Cuore che batte forte e segna il tempo
di un attimo che vola come il vento.

Colomba di speranza: danza
vola nell’alto cielo senza posa
la nostalgia t’assale
s’impregna in ogni cosa
irrompe come freccia dentro il vento
infrange la cortina del dissenso
solca le dense nubi della dimenticanza
in quella notte buia senza tempo
che si dissolve come fumo al vento
per dissipare gli aspri densi affanni
per lenire i dolori
alleviare fatiche
delusioni e malanni.

E lascia quella brezza del mattino
a respirare verso il nuovo giorno
nell’alba che dà inizio al nuovo mondo
grazia di luce e amore
per realizzare l’antico amato sogno.

                                        da LuceVita

Figlio

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…dedicato  ai miei figli, a tutti i figli del mondo, a chi è arrivato da poco,
a chi da un  tempo e a chi un domani arriverà…

Tu nasci dal mio grembo venendo per il cielo
sosti nel ventre oscuro per dimorare un tempo
per distillare linfa e fondamento
per costruirti un corpo di sostanza
e dare vita a un seme di speranza
in questo limbo fertile
ch’è sacro luogo di una meta ardita.

Tu sei  l’evento
che mi ricorda l’alto insegnamento
l’onda  che mi trascina in questa sfida
nel flusso di elementi pervadenti
per affrontare quella metamorfosi
ripercorrendo i passi
della cosmogonia
- di vita in vita.

E affiori al mondo come un grande abbaglio
miracolo ch’è lume del passaggio
che rinnova il ricordo di un miraggio
di un bimbo che interfaccia con il saggio.

Tu sei speranza amore e gioia viva
tu  sei abbondanza e sei benedizione
il flusso sorprendente
che  imprime forza al viaggio
predestinato erede
custode e affidatario
del divino messaggio.

Che la tua vita possa conservare
quella purezza e forza primordiale
che dal centro del sole
per amore
genera il suo raggio

                                  da LuceVita

Passeggiata notturna

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Niente è paragonabile. Esiste forse cosa
che non sia tutta sola con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi, solo è dato accettare
e accordarci che forse qua un lampo, là uno sguardo
ci abbia sfiorato, come
se proprio in questo consistesse vivere
la nostra vita. Chi si oppone perde
la sua parte di mondo. E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’Eterno. A volte
in notti grandi come questa siamo
quasi fuori di pericolo, in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle. Immensa moltitudine.

                                                  Rainer Maria Rilke

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E’ molto importante per l’uomo coltivare in sé un pensiero dominante,
attorno a questo far gravitare tutti gli altri suoi pensieri
e costruire su di esso la sua esistenza
come se fosse un’intelaiatura
che deve sostenere un intero edificio.

Omraam MiKhael Aivanhov

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 La volontà è ciò che vi rende divini.
Quando rinunciate a usare quella volontà,
divenite un essere mortale.

Paramahansa Yogananda

Corsi di Yoga posturale

uomo e albero

Un movimento armonioso e un respiro profondo sono la via per creare una condizione di salute globale.

I corsi di Yoga posturale sono a frequenza settimanale.
Possibilità di frequentare i corsi on-line.

Nel corso si fa esperienza di un movimento consapevole e respirato. Si sviluppa la capacità di ascoltare il proprio corpo e l’energia che lo anima attraverso tecniche di ascolto per comprendere cosa significa stare ‘in presenza’, e tecniche di respirazione mirate allo sblocco del diaframma (muscolo respiratorio) e al rafforzamento del baricentro fisico (hara). Attraverso la pratica si acquisiscono strumenti efficaci di riequilibrio, correzione, rafforzamento e armonizzazione della postura, strumenti che possono essere applicati in un più vasto campo della vita come conoscenza di sé per migliorare la qualità della vita stessa. In effetti la postura non è solo un’attitudine che riguarda il corpo, ma rappresenta anche una postura interiore che è espressione dello stato d’animo.
Comprendere che modificando la postura influenziamo direttamente lo stato emozionale, significa non soccombere agli eventi imparando a governare le proprie risorse in un cammino di evoluzione umana.

Chi vuole si può inserire nei gruppi in qualsiasi momento poiché in questo campo non ci sono livelli. Possono frequentare persone esperte così come principianti: nella pratica ognuno è con se stesso e con il suo ritmo interiore, pur essendo in uno spazio in cui la presenza del gruppo genera un campo energetico potenziato che facilita l’apprendimento attraverso uno scambio di esperienze-informazioni che vanno al di là dei livelli definiti nella percezione della mente ordinaria.
Frequentando il corso di Yoga si può intraprendere un bel percorso di autoconoscenza e benessere globale.

Yoga Asana

 

Il viaggio dell’anima

Ogni attimo, ogni sorriso, ogni incontro, ogni caduta, ogni respiro… sempre e solo opportunità.

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Raccogliere frammenti di se stessi con cura e riflettersi
dentro lo specchio della rimembranza
senza una forma che ci rappresenta e forse
un giorno lasciarsi andare dentro l’immanenza
in quella luce d’umiltà profonda che ci sostiene eretti
dinnanzi al grande evento della vita.

                                                            da LuceVita

Quel giorno

tramonto
“Tutto bene papà?” …“tutto bene”  hai detto…e poi sei andato via, inaspettatamente. Con gli occhi chiusi e il capo chino, sereno e dignitoso, seduto lì sulla poltrona… era rimasto solo il tuo corpo.

I Nativi americani questo passaggio lo chiamano il Grande Sonno. Chissà che cosa stai sognando adesso papà, chissà se questo che io sto vivendo, questi attimi che chiamiamo vita saranno anche parte del tuo sogno?

Io non distinguo più sogno e realtà. Quel giorno… un appuntamento che non ricordavo, ero distratta anzi, dormivo. Se avessi colto i messaggi ricevuti ti avrei salutato con più attenzione, ma non sempre ci è dato di sapere e forse non sempre ci sono graditi gli addii, troppo melensi.
Allora lo faccio adesso, ti abbraccio forte e ti racconto di me e so che tu mi ascolti.

E così da quel giorno ti ho messo nel cuore insieme al sole e al sorriso di lui che sento mio Maestro, tutto insieme e per sempre perché non conosco altro modo per affrontare il giorno.

E’ così che mi hai lasciato l’ultimo insegnamento papà, il più profondo e intenso, mi hai insegnato a morire. Pensavo che la morte fosse cosa da evitare perché fa male, ci fa sentire deboli  e ci fa vedere quello che più temiamo,  il nostro volto. Poi mi sono soffermata e ho visto la morte e la vita in un  unico grande abbraccio.

Adesso cammino sul bordo insieme a colui che cammina nel sole.

Grazie papà che ci sei sempre.

Paola Alemanno