Quel giorno

tramonto
“Tutto bene papà?” …“tutto bene”  hai detto…e poi sei andato via, inaspettatamente. Con gli occhi chiusi e il capo chino, sereno e dignitoso, seduto lì sulla poltrona… era rimasto solo il tuo corpo.

I Nativi americani questo passaggio lo chiamano il Grande Sonno. Chissà che cosa stai sognando adesso papà, chissà se questo che io sto vivendo, questi attimi che chiamiamo vita saranno anche parte del tuo sogno?

Io non distinguo più sogno e realtà. Quel giorno… un appuntamento che non ricordavo, ero distratta anzi, dormivo. Se avessi colto i messaggi ricevuti ti avrei salutato con più attenzione, ma non sempre ci è dato di sapere e forse non sempre ci sono graditi gli addii, troppo melensi.
Allora lo faccio adesso, ti abbraccio forte e ti racconto di me e so che tu mi ascolti.

E così da quel giorno ti ho messo nel cuore insieme al sole e al sorriso di lui che sento mio Maestro, tutto insieme e per sempre perché non conosco altro modo per affrontare il giorno.

E’ così che mi hai lasciato l’ultimo insegnamento papà, il più profondo e intenso, mi hai insegnato a morire. Pensavo che la morte fosse cosa da evitare perché fa male, ci fa sentire deboli  e ci fa vedere quello che più temiamo,  il nostro volto. Poi mi sono soffermata e ho visto la morte e la vita in un  unico grande abbraccio.

Adesso cammino sul bordo insieme a colui che cammina nel sole.

Grazie papà che ci sei sempre.

Paola Alemanno