La parola Yoga deriva dalla radice sanscrita “Yuj” e significa “Unione”, che sta ad indicare l’unione del corpo e del cuore, della materia e dello spirito, unione di ciò che in natura appare duale.
Questo antico insegnamento ci propone una via di trasformazione, ed è solo attraverso la pratica che possiamo sperimentare i differenti significati della parola Yoga accogliendo la possibilità di valorizzare gli strumenti preziosi che la natura stessa ci ha fornito per integrare tutti gli aspetti del nostro essere, ampliando il nostro raggio di conoscenza.
Lo Yoga è essenzialmente una ‘filosofia pratica’ che ci chiede un’attenta osservazione nell’esperienza che nasce sempre e solo dal momento presente. Nello Yoga vengono analizzati otto passi o stadi, che in realtà non sono una sequenza ordinata nel processo di crescita interiore: rappresentano piuttosto differenti facoltà della coscienza utilizzate come porte di approccio alla conoscenza del Sé.
Asana e Pranayama sono due degli stadi dello Yoga, e sono i fondamenti della pratica per accedere a tutti gli altri:
*Asana significa studio dell’atteggiamento posturale. In realtà, è il metodo pratico per purificare, calmare e rafforzare il cuore attraverso una pratica di ricerca di stabilità del corpo praticando sequenze di posizioni e movimenti.
*Pranayama è il metodo di allenamento per la consapevolezza del respiro, attraverso il controllo del corpo e della mente. “Prana” è la forza attiva, la forza vitale. La respirazione è il linguaggio della vita ed è il manifesto dello stato d’animo.
Partendo dall’applicazione pratica di questi due principi, possiamo accedere alla globalità dello Yoga e sperimentarne l’essenza.
ASANA è il nome dello stadio dello Yoga che mette l’attenzione sul corpo come canale di conoscenza e di esperienza. La pratica proposta utilizza tecniche che nascono da una ricerca di studio esperienziale che sintetizza differenti metodi di Yoga. Utilizza movimenti semplici ed efficaci (yoga dinamico) e posizioni mantenute (asana) che hanno l’effetto di mobilizzare e sciogliere tensioni. Utilizza il principio dell’alternanza di tensione e rilassamento. Affinando l’ascolto sperimentiamo un movimento sempre più consapevole nel ritmo, nell’ampiezza e negli effetti. Tali pratiche hanno l’effetto di armonizzare il sistema nervoso con il sistema ormonale, di stimolare l’energia vitale mobilizzando e riattivando i flussi interrotti. Un movimento consapevole e respirato ha un effetto potenziato rispetto al movimento svolto in modo meccanicistico. Lo sviluppo e il rafforzamento del baricentro fisico detto Hara è una meravigliosa ed efficace possibilità di riequilibrare le energie in un processo di radicamento con la terra migliorando il senso di equilibrio e di stabilità su tutti i piani dell’essere.
PRANAYAMA è la via della respirazione: è uno degli otto stadi dello Yoga che si occupa dell’armonizzazione del respiro. Il respiro è un’energia con la quale siamo costantemente in contatto. Se ci prendiamo una pausa per conoscerla ne raccoglieremo i frutti: respirare in modo consapevole significa prendersi cura di sé, rigenerarsi di energie vivificanti. La respirazione assume un ruolo fondamentale nella pratica yogica, determinando la differenza abissale tra questa e qualsiasi tipo di ginnastica che ne usi le posture per un fitness puramente estetico. La capacità di ascoltare il proprio respiro e di armonizzarlo con il movimento è una possibilità di gestire le proprie energie su tutti i livelli dell’essere e, fondamentalmente, di armonizzare la condizione della mente. Una respirazione ampia e profonda ha la funzione di creare un ponte tra mente e corpo e ci offre la possibilità di mettere in connessione questi aspetti del sé per accedere ad uno spazio interiore molto più vasto.
IL MOVIMENTO CONSAPEVOLE
YOGA E’ ASCOLTO: Pratyhara e Darhana sono altri due stadi dello Yoga che possono essere sviluppati allenando le facoltà di visualizzazione attraverso il distacco dai sensi e di concentrazione rilassata. Con l’armonizzazione respirazione-movimento, utilizzando il beneficio della visualizzazione di se stessi nell’azione che si compie, sviluppiamo la capacità di entrare nello stato di presenza. La consapevolezza del corpo e del respiro insieme alla capacità di rimanere concentrati sull’immagine dell’azione/posizione sono i principi che ci permettono di sperimentare il movimento consapevole. Lo sviluppo e l’armonizzazione di queste facoltà è un aiuto per sviluppare l’ascolto profondo di sé che è uno spazio interiore prezioso, lo spazio che ci connette con il qui e ora. Attraverso l’affinarsi dell’ascolto del proprio corpo e della percezione dell’energia che lo anima è possibile sperimentare uno stato di concentrazione rilassata, condizione base che evolve in modo naturale verso uno stato di meditazione dinamica.
A CHI E’ UTILE: praticare Yoga è utile: in generale a tutti, in particolare a chi vive un momento di difficoltà, di stress, di cambiamento significativo, a chi soffre di dolori articolari e muscolari dovuti ad una postura viziata, a chi vive in modo frenetico accumulando stanchezza, a chi vive un disagio nell’area emozionale; è efficace nelle varie forme di sbilanciamento del sistema nervoso (attacchi di panico,forme di depressione, disturbi della volontà, mal di testa ricorrenti ed altro); facilmente risolve disturbi quali: amenorrea e dismenorrea(mestruazioni dolorose), pigrizia o irritazione intestinale, tensioni nella zona dello stomaco, cefalee,…e tanto altro); E’ ottimo per chi vuole migliorare la propria condizione per ottenere uno stato di benessere globale.E’ ideale per chi desidera risvegliare la propria energia vitale in un cammino di Consapevolezza.