La donna così come l’uomo è stata penalizzata nella sua natura originale dall’era del patriarcato che è ancora dietro alle nostre spalle. Di questa epoca ancora trasciniamo brandelli di vita lacerata dal dolore che ha frantumato l’animo umano.
Nella dimensione spirituale il maschile e il femminile rappresentano le due polarità che coesistono in ogni essere incarnato al di là dell’aspetto che è caratterizzato da una sessualità biologica. Nel cammino che ci conduce all’incontro con la natura originale del sé, nasce la possibilità della reintegrazione di quella parte di se stessi perduta nei meandri di una coscienza addormentata/congelata sotto il peso di sofferenze che istituzionalizzate son diventate normalita’ (parola piuttosto temibile…), cristallizzando un mondo inevitabilmente infelice. Questo meraviglioso processo di incontro è la riconciliazione dell’uomo e della donna che non potrà mai avvenire sui piani esteriori (sociali, culturali e rappresentativi di una struttura che regge il mondo) che non possono che riflettere una condizione dell’essere interiore, e nel collettivo una risultante dello stato di coscienza che caratterizza la massa.
Tale INCONTRO dovrà avvenire all’interno dell’essere, una riconciliazione sui piani della coscienza che riconosce e contatta quella parte della propria natura mortificata nel gioco della separazione che mette in scena i ruoli opposti in una lotta tra vittima e carnefice che lascerà inevitabilmente il sopravvissuto un mezzuomo, il perdente un morto.
Da troppo tempo come un fantasma la donna vaga nel mondo delle ombre, sepolta nella mortificazione di una lotta malsana che ha reso l’uomo un infermo e mutilato.
Oggi è tempo di vivere la Vita, di celebrare il reincontro.
Solo portando lo sguardo verso l’interno ci verrà svelato l’eterno gioco dell’illusione e la natura originale umana si rivelerà nella sua forma autentica che è androgina.
Gli uomini e le donne possono aiutarsi tra loro in questo compito, divenendo complici anziché nemici, procedendo con più forza nel cammino verso la realizzazione spirituale, senza dimenticare che, seppur partecipando a questo gioco cosmico delle proiezioni, proveniamo tutti dalla stessa fonte, che è la stessa verso la quale ci stiamo incamminando.
Saperlo e ricordarlo può rendere ogni attimo più intenso e prezioso.
Con l’augurio che ognuno come anima in cammino possa gioire di questa consapevolezza.
da LuceVita