Educazione

PROGETTO EDUCAZIONE  Questo progetto è rivolto a quei genitori che riconoscono di avere un compito delicato e importante nell’accudimento e sviluppo dei propri figli, e si estende alle persone che operano con bambini e ragazzi di tutte le fasi dell’età evolutiva: a chi si sente chiamato alla responsabilità che ci rende creatori di un mondo che si può costruire attraverso lo sviluppo delle proprie risorse in una visione di cooperazione in cui ognuno assume un ruolo attivo e fondamentale per il bene comune.

L’idea è quella di creare uno spazio di crescita personale e di autoconoscenza, al fine di valorizzare il proprio ruolo (genitore, insegnante, assistente sociale…o altro) in una visione vitale del concetto espresso dalla parola ‘educazione’. Un luogo che nasce con l’intento di creare  un movimento di scambio e riflessione che possa generare nuove e creative risposte nella relazione adulto-bambino e  adulto-ragazzo.

Affinché si possano attivare qualità e forze sopite nella propria persona, affinché ci si possa dare il permesso di comprendere qual’ è  il proprio compito all’interno del sistema familiare e/o sociale al quale apparteniamo. Uscire dai sistemi di credenza tramandati e incorporati significa intraprendere un percorso di trasformazione e di rinascita che ci offrirà percezioni allargate di noi stessi e della vita.

Oggi viviamo un momento storico, sociale e culturale totalmente nuovo rispetto al passato che ci lasciamo dietro le spalle: siamo i protagonisti di un cambiamento profondo e repentino che nasce da un’impennata del progresso tecnologico. Tale cambiamento si riflette nel sistema di vita attuale in cui è evidente che i vecchi schemi di comportamento non sono più funzionali. In questo delicato passaggio sono stati destrutturati interi sistemi di pensiero – che nascevano in una società caratterizzata dal pensiero patriarcale –  crollati sotto il peso della svalutazione dell’essere. Tuttavia non sono ancora nati nuovi modelli nella luce della consapevolezza: siamo nel mezzo di un processo di ricostruzione che richiede un atteggiamento di ascolto sincero,di umiltà e di coraggio insieme.

Questa è oggi  un’opportunità, per chi la sa cogliere, di offrire il proprio contributo per generare una vera e propria accelerazione nel processo di un’evoluzione personale, sociale e umana. Non avere modelli di riferimento significa studiare, divenire ricercatori per creare un modo educativo nuovo, positivo e funzionale, unica alternativa per non cadere in uno stile di insensatezza che nasce spontaneo per opposizione ai vecchi modelli che sono, volente o nolente, inconsciamente incorporati.  Sviluppare un sincero e profondo ascolto significa intraprendere il viaggio verso la scoperta dei valori umani in un processo creativo che conduce verso la Gioia di vivere la Vita.

La parola educazione nasce dal verbo latino ‘educere’ che significa “tirare fuori”. Se partiamo dal presupposto che bisogna tirar fuori qualcosa, significa che questo qualcosa esiste già. La domanda sorge spontanea: “dove?”“cosa?”.  Di fatto il primo e unico spazio verso cui ci si possa rivolgere è il proprio spazio interiore. Per offrire valore dobbiamo sentire valore. Infatti il bambino segue il respiro della madre e del padre, si nutre dell’immagine che da loro gli viene offerta, interiorizza i loro stessi pensieri, si nutre del loro stato d’animo, soffre delle stesse dinamiche e memorizza gli stessi sistemi di credenza (naturalmente agendo tutto questo nel modo unico e originale che caratterizza la sua natura). Il primo passo fondamentale, per chi sente l’importanza di un compito a cui siamo chiamati per essere ‘educatori’, consiste nel prendere consapevolezza che i messaggi che trasmettiamo, a un bambino e a chiunque, non corrispondono quasi mai con ciò che raccontiamo a parole, piuttosto sono espressione diretta di un “sentire” molto più profondo.

E’ quindi fondamentale creare un ambiente che possa offrire strumenti di autoriflessione per poter generare un processo di pulizia e trasformazione degli schemi memorizzati. E’ evidente che, nonostante l’attuale momento critico, di fatto il concetto di “educazione” non è ancora nato (se non sulle pagine di qualche libro). Finora, in questa società, l’uomo non si è ancora posizionato al centro della vita. Piuttosto la società moderna, basata sul consumismo, pone l’uomo al servizio del sistema, un sistema che opera per mantenere in vita se stesso. Quando l’uomo, nella visione di sacralità della vita, si posizionerà nel centro, saranno recuperati i valori umani che restituiranno dignità all’Essere e alla Vita in tutte le sue forme, in un sistema creato dall’uomo e per l’uomo quale strumento al servizio di un cammino di evoluzione Umana.

Quella di fondare spazi  di crescita per ricontattare e risvegliare in se stessi le qualità che sono in accordo con i principi universali, fondamento di una sana educazione, è oggi un’esigenza comune a tanti e fondamentale per comprendere i processi e le dinamiche che mai prima d’ora si erano manifestate con tale chiarezza. Tale ‘paesaggio’ manifesta un’urgente necessità di attivare un processo di grande cambiamento.  Acquisire strumenti di consapevolezza per cambiare se stessi significa cambiare il mondo.